Teatro

FELICE CASORATI. DIPINGERE IL SILENZIO

FELICE CASORATI. DIPINGERE IL SILENZIO

La evocativa copertina del catalogo, pubblicato da Electa (che si apre con un piacevole scritto del figlio Francesco: “Comincerei col dire che, ormai vecchio e con tre figlie e cinque nipoti, continuo ad essere il “figlio di”, e se essere il “figlio di” per certi versi è stato bello, per altri, avendo, ahimè, scelto di fare il pittore, una vera iattura”), spiega ed illustra perfettamente il perchè di questa mostra a Trieste, dopo la Loggetta Lombardesca di Ravenna: una delle opere più belle e conosciute del Museo Revoltella è un importante dipinto di Casorati, quel “Meriggio” che la civica istituzione triestina comperò per 20.000 lire alla Biennale veneziana nel 1924, segno della volontà di sentirsi ed essere parte della cultura italica. La mostra inoltre rafforza la riflessione sul Novecento che il Revoltella ha da tempo iniziato. La mostra copre tutta la lunga carriera dell'artista, dagli esordi secessionisti di inizio Novecento alle composizioni neoquattrocentiste, dal Realismo Magico alle enigmatiche nature morte degli anni Cinquanta. Nel suo percorso artistico Casorati ha saputo tradurre in modo esemplare quasi tutte le più significative istanze della prima metà del secolo XX, attraversando le varie fasi poetiche in chiave secessionista, metafisica, novecentista e classicista, e interpretando i movimenti alla luce di una rigorosa attenzione alla struttura compositiva, alla misura e all’armonia dei valori plastici e cromatici. C'è un punto nodale in cui la sua malinconica freddezza si stempera in una dolcezza e in un calore di significati profondi. Il suo mondo poetico, scandito dal motto “Numerus, mensura, pondus”, che rivela la chiave malinconica della sua natura, proviene “fatalmente da un'attività mentale di meditazione tutta interiore, che lo conduce all'elaborazione lenta e ponderata del dipinto con una tessitura che è profondamente morale, se con questo termine si indichi la coerenza e l'armonia con se stessi”, scrive Claudia Gian Ferrai nel suo saggio in catalogo. Trieste, Museo Civico Revoltella, fino al 4 novembre 2007, feriali dalle 9 alle 18, festivi dalle 10 alle 18, martedì chiuso, ingresso euro 7,00, catalogo Electa, infoline 040.6754350, sito internet: www.museorevoltella.it.